martedì 2 agosto 2011

Striscia la pigrizia (mentale)

Penso che, per portare l'attenzione del lettore su certi temi impegnativi e rispettosi come possono essere ad esempio l'ambiente, la disuguaglianza sociale e di razza o in questo caso la guerra, uno dei modi più immediati e diretti è usare un po' di cruda ironia come cornice per catturare quell'attenzione. Uso quest'ironia non per leggerezza ma per indirizzare e avvicinare il lettore a questi difficili temi che molto spesso, per la serietà con cui vanno rispettosamente trattati, molta gente li vuole estranei e lontani. Forse sono un po' cinico sotto questo punto di vista, forse mi manca un po' di fiducia nelle persone (forse - e senza forse - mi è capitato più di qualche volta di sentire i discorsi assurdi di qualcuno sordo a certi temi) però penso che molta gente non voglia sentire parlare di certe cose, delle brutte situazioni e verità che accadono nel mondo (gli sono "scomode") e preferiscano crogiolarsi in una sorta di mondo fittizio da cui escludono il resto finché non li riguarda direttamente. Non mi riferisco al fatto di agire ma informarsi e meditare su ciò che si è appreso è sempre una buona cosa.
Ecco lo scopo di queste (poche ma ahimé il tempo ha giocato a mio sfavore) strip di Headlong Falls che hanno accompagnato altre mie illustrazioni realizzate per la giornata di raccolta fondi a favore di Emergency tenutasi domenica scorsa a Forte Marghera.





2 commenti:

  1. pigrizia mentale...hai riassunto il tutto in maniera perfetta!le strisce mi piacciono molto.
    Condivido cio che hai scritto!

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  2. Grazie Simone! Penso che l'immediatezza di lettura che viene dal formato della striscia sia molto adatta ad introdurre anche temi molto impegnativi... io, con il mio piccolo risultato, c'ho provato! :)

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