venerdì 30 novembre 2012

MESTRE COMICS 2012!!!


Domani SABATO 1 DICEMBRE e DOMENICA 2 DICEMBRE 2012 saranno i due giorni portanti del MESTRE COMICS 2012: presso il NH LAGUNA PALACE a Mestre due giornate incredibili con mostra mercato, gare cosplay, giochi da tavolo, di carte e di ruolo, mostre di grandi autori, cineforum d'animazione e videogames! Mi raccomando venite numerosi, potete trovarmi nella giornata di sabato allo stand Veneziacomix a far dediche di "Vola mio angelo, vola" e della nuova serie di Capitan Venezia, in anteprima al Mestrecomics con il numero Zero (ovviamente potrete acquistare una copia di entrambi allo stand)!
Inoltre fino a domenica, presso il locale IL PALCO, potrete vedere esposte un po' di mie tavole originali di "Vola mio angelo, vola".
Per saperne di più sugli eventi di quest'edizione, sui programmi e come arrivare al NH Laguna Palace e agli altri luoghi del Mestre Comics andate ai seguenti link:

sabato 24 novembre 2012

Disperso? No, solo impegnato.

Arrieccomi dopo un lungo mese di assenza dal blog... dov'ero finito? Beh, tante cose si sono susseguite e mi hanno tenuto impegnato... dov'ero rimasto?
Procediamo con ordine...

1) Lucca Comics 2012: divertente, colorata e stancante come ogni anno, quest'anno ero andato con qualche aspettativa editoriale in più, con un nuovo book fresco fresco di stampa  e me ne sono tornato con un paio di occhiali da 200 euro (da sole e da vista) in meno...ma porc...
In compenso ho acquistato proprio dei bei volumi che ci tenevo ad avere.
Un grazie per la compagnia di quei giorni va a Fabrizio Capigatti, Emanuele Tenderini , Diego Bonesso, Linda Cavallini, Alex Crippa e Cinzia.
Un ulteriore grazie a Manu, Alex e Giorgio Salati per le dediche!

2) Climantica: sono andato a Lucca per provare anche a presentare il progetto Climantica ad alcuni editori, purtroppo mi è mancato il tempo per chiudere le colorazioni delle tavole come avrei voluto (ve le mostrerò nei prossimi post con alcune riflessioni personali, assieme a studi vari), ciononostante siamo convinti della validità del prodotto (come avete potuto vedere dalla tavola nel post precedente) quindi mi prendo qualche settimana per completarlo a livello di colorazione e poi lo manderemo a editori francesi. Abbiamo avuto modo di vedere che, oltre al fatto che pochi editori cercavano un prodotto in stile francese (e Climantica lo è al 100%) la sorte ci era avversa perché, anche quei pochi a cui il progetto si sposava per formato e stile, non erano interessati al tipo di storia per il loro prossimo piano editoriale... peccato... ma le porte da bussare sono molte e la mia convinzione sulla validità del progetto resta granitica.

3) Illustrazioni: subito dopo Lucca ho realizzato 13 nuove illustrazioni (concluse mercoledì scorso in tempi - almeno per me - da record) con una mascotte di vecchia conoscenza per un nuovo calendario del Gruppo Venpa 3... è stato divertente perché ho apportato dei cambiamenti a livello di disegno, china e colori e sono risultate delle illustrazioni davvero fresche, simpatiche e frizzanti (a breve vi mostrerò qualcosa anche su questo lavoro).

4) Vola mio angelo, vola: martedì scorso (vergognosamente ne scrivo solo ora non avendo avuto il tempo di aggiornar il blog in queste settimane) abbiamo tenuto una bellissima presentazione del nostro fumetto "Vola mio angelo, vola" presso il locale Il Palco a Mestre: la bellezza di questa presentazione-incontro  è dovuta al fatto che c'è stato il reading dell'intero albo da parte di Fabrizio Capigatti mentre io facevo scorrere le tavole proiettate in grande sulla parete alle spalle del palco, l'amico fumettista Roberto Bottazzo ci ha presentato concedendoci una piccola intervista (non mi abituerò mai alle interviste!) e cosa ancor più bella il tutto era accompagnato dal meraviglioso jazz del "Marco Putinato Trio", della cui musica ero totalmente rapito. Come ciliegina sulla torta, all'interno del locale sono esposte, fino al 2 dicembre, le mie tavole originali del fumetto assieme a tavole sui "dietro le quinte" della realizzazione dell'albo, sia nei tavoli dove potete gustare una fantastica pizza, sia in loop sugli schermi alle pareti.

La locandina realizzata da Fabrizio Capigatti
in occasione dell'evento tenutosi
all'interno del circuito Mestre Comics

I miei sentiti ringraziamenti vanno a Roberto Bottazzo per averci assistito e presentato, a Marco Putinato, Luca Grani e Paolo Garbin per la loro musica che mi ha letteralmente catturato, Fabrizio Capigatti per aver letto per quasi due ore filate (non tralasciando il linguaggio colorito e crudo del fumetto e simulando risate che, se non sapevo stesse leggendo, credevo fossero vere eheheh ), Diego Bonesso e Riccardo Bandiera e Marika Zago per essere lì presenti (Diego grazie anche per le birre!), ai gestori e allo staff del Palco per averci ospitato (e -wow! - come servono loro il caffè non lo serve nessuno). Un esperienza che mi auguro di ripetere al più presto.

5) Capitan Venezia: di pari passo con le realizzazione delle illustrazioni del calendario GV3, ho fatto una totale immersione nel realizzare le colorazioni del NUMERO ZERO di CAPITAN VENEZIA!  Ebbene sì, abbiamo tirato su un team composto da me (colorazioni  e prossimanente anche disegni), Fabrizio Capigatti (sceneggiatura e grafica redazionale e qui anche "tintapiattista"), Riccardo Bandiera (disegni), Luca Resto (disegni e lettering e qui anche "tintapiattista"), Michele Dissegna (lettering e disegni) a cui si è aggiunta Sara Foresti come prezioso aiuto nelle colorazioni per realizzare la serie a fumetti di Capitan Venezia e di tutti gli altri supereroi veneti. In occasione del Mestre Comics 212 (info qui e qui), usciremo con questo numero Zero, dove, come potrete vedere, il nostro supereroe felino ha avuto un restyling non da poco! Abbiamo abbandonato il vecchio stile "giocoso" che aveva preso con le mie illustrazioni per avvicinarsi a una componente più classica (e più adatta) da albo supereroistico Marvel...
Groan, ho chiuso le colorazioni venerdì mattina alle tre e tre quarti, in modo che Fabrizio potesse assemblare l'impaginato da mandare in stampa alle nove della stessa mattina di venerdì... me le ricorderò queste notti in bianco, ora assoluto weekend di stacco totale e riposo! 
Comunque la serie a fumetti di capitan Venezia uscirà da febbraio 2013, intanto potete avere il numero Zero al Mestre Comics 2012 nei giorni dell'1 e 2 dicembre presso il NH Laguna Palace di Mestre!
Non mancate, saremo presenti con tutto lo staff per dediche!
Nel frattempo qui in anteprima la cover e due tavole che ho colorato del numero Zero...

 Cover Numero Zero
Disegni e Colori: Riccardo Bandiera

 Matite e chine: Riccardo Bandiera

Matite e chine: Riccardo Bandiera

A presto con nuove news!

giovedì 18 ottobre 2012

Climantica: dalla mente un mondo riversato sulla tavola

Ne scrivo con ritardo qui nel blog e me ne dispiaccio: domenica scorsa io e Fabrizio Capigatti abbiamo tenuto la seconda presentazione del nostro albo "Vola mio angelo, vola" (la prima presentazione è stata al Marghera Comics di cui potete vedere una bellissima carrellata di foto QUI, tra gara cosplay, stand espositivi e io presente a far dediche) alla terza edizione della Fiera del Fumetto di san Donà di Piave... che bella atmosfera si respirava nel padiglione di quella fiera! Una Lucca in miniatura, senza le dimensioni della sorella più grande ma piena dell'entusiasmo e del raccoglimento che una fiera di fumetti deve avere. Da tempo non passavo una giornata così serena! 

Voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento agli organizzatori dell'evento che ci hanno permesso di essere presenti sul palco a presentare il nostro albo e a trovarci inaspettatamente a fare da "apripista" alle presentazioni di disegnatori di enorme talento (il programma che si è tenuto potete vederlo QUI ).

Spero presto di recuperare un po' di foto da postare qui nel blog (intanto gustatevi quelle del Marghera Comics al link sopra).

E' un periodo mentalmente attivo riguardo ai progetti a cui sto lavorando, non mi capitava da tempo: mi aiuta moltissimo il fatto che per qualche mese sto condividendo uno spazio con Fabrizio adibito a studio, dove cerco di recuperare un po' di tempo perduto nel disegno e in tutti i progetti (e sono molti!) che abbiamo in serbo. 
E finalmente delle tavole vedono la luce... queste tanto desiderate tavole...
Mi sto preparando a presentare il secondo progetto a fumetti, un'idea e una storia che covo dentro da molti anni e che ancora non avevo avuto occasione di metterci mano definitivamente. Quel mondo che ho tanto desiderato trasportare dalla mente su carta sta finalmente prendendo vita. Ne avevo già scritto molto tempo fa, in questi post.
Lo preparerò in occasione di Lucca ma le mie mire andranno a editori francesi perché è pensato e disegnato proprio per quel mercato. Alla sceneggiatura l'amico Fabrizio... ne vedrete delle belle da questo progetto.
Già alcuni editori erano rimasti folgorati dalla sola matita della prima tavola, ora quella prima tavola potete vederla definitiva a colori:


Ci vediamo a Lucca.

martedì 25 settembre 2012

Una... genialata!

Grazie al supporto di Fabrizio Capigatti e Veneziacomix mi è capitato di recente di realizzare una mascotte per il Gruppo Infovacanze, un'importante agenzia di viaggi: tale mascotte è un genio di nome Mr. Giv che potete vedere qui sotto in una delle sue prime illustrazioni che ho realizzato. 



A volte le idee semplici si rivelano ardue da realizzare: così è stato per questo genio il quale, attraverso volto, sguardo e corporatura, doveva infondere simpatia e affidabilità. Alla fine ci sono riuscito, dopo un interessante percorso di molteplici bozzetti per arrivare a concretizzare ciò che il cliente mi richiedeva... ed ecco alcuni di quei bozzetti:






















E' interessante osservare come piccoli particolari possono cambiare e stravolgere totalmente l'immagine: nel caso di questo genio, l'idea di simpatia che volevo infondere io era totalmente diversa da quella richiesta dal cliente in quanto la mia idea iniziale (che potete scorgere in questi bozzetti) non riusciva a trasmettere l'affidabilità che questa mascotte richiedeva. Ed è qui che il CONFRONTO e la COMUNICAZIONE (con un cliente ma anche tra disegnatore e sceneggiatore nel realizzare un progetto a fumetti) diventano aspetti fondamentali che danno quella sferzata, quella svolta cruciale per la riuscita del prodotto definitivo. E così è stato per me nella realizzazione di questa mascotte e il cliente è rimasto pienamente soddisfatto.

Assieme alla realizzazione di Mr. Giv, mi è stato richiesto di preparare delle vignette/illustrazioni da inserire nel web, nelle colonnine dei loro punti vendita e nei depliant promozionali. Si è trattato di raccontare una mini-storia in fin dei conti, proprio come un fumetto, e come un fumetto sono partito dallo storyboard:



Una volta ottenuta l'approvazione, sono passato a realizzare le matite di ogni vignetta presa singolarmente (qui vi mostro come esempio solo la prima vignetta):



Ottenuta una nuova approvazione, sono passato alle chine definitive (qui ho lavorato separatamente personaggi e ambienti in quanto in un secondo momento ciò mi avrebbe aiutato a gestire meglio il tutto):



Infine, dopo una buona dose di colorazione digitale, ecco il risultato finale della prima vignetta:



Potete vedere tutte le illustrazioni/vignette nel sito del Gruppo Infovacanze:

sabato 8 settembre 2012

Marghera Comics 2012


Domani, domenica 9 settembre 2012, presso la Piazza Mercato di Marghera (VE), si svolgerà il MARGHERA COMICS 2012, manifestazione estiva incentrata sulla promozione del fumetto come forma di socializzazione e che si affianca alla passata edizione 2011 del "Mestre Comics".
Il mondo del fumetto sarà presente attraverso una mostra mercato (negozi e collezionisti privati) e affiancato dalla gara Cosplay in quello che da sempre è il luogo d'incontro e socializzazione per eccellenza: la piazza.

Programma:
Ore 10.00 apertura Mostra Mercato
Ore 16.00 Gara Cosplay
Ore 18.30 premiazione Gara Cosplay
Ore 20.00 chiusura manifestazione.

Per saperne di più consultate il sito di Veneziacomix e la pagina dell'evento su Facebook.



Inoltre dal pomeriggio saremo presenti io e Fabrizio con l'albo "Vola mio angelo, Vola" a fare dediche (e chi volesse acquistarne una copia può trovarci lì) mentre dopo la premiazione della Gara Cosplay terremo una presentazione dell'albo. Venite a trovarci!

(... qui alcune dediche che mi è capitato di fare:
un grazie a chi finora ha acquistato il volume.)



lunedì 3 settembre 2012

quattro passi a Venezia 4/4

Eravamo rimasti dunque alla realizzazione delle zone illuminate all'interno dell'illustrazione, come descritto nel post precedente con il risultato che vedete qui sotto:



Da qui in avanti si tratta di inserire, tramite la colorazione, certi particolari e certi effetti che andranno a completare e a dare corpo all'immagine, caricandola di un maggior numero di elementi, rendendo il tutto più lavorato e complesso visivamente, dando alla scena una sorta di verosimiglianza alla realtà.

Per passare a lavorare su questa fase della colorazione, tengo bene a mente da che disegno sono partito: il disegno a matita iniziale non era particolarmente complesso, con un tratto molto semplice (come già spiegato fu una scelta dovuta ai tempi ristretti di consegna). Di conseguenza a mio parere la colorazione deve "armonizzarsi" con il disegno che sta sotto: un disegno molto lavorato e complesso può volere una colorazione altrettanto lavorata e complessa ma trovo che una colorazione finemente lavorata non si fonda bene col disegno se questo è ridotto all'essenziale. Pertanto, sebbene qui il mio disegno sia semplice ma sotto presenta una struttura comunque studiata, ho cercato, tramite la colorazione digitale, di non cadere in virtuosismi che sarebbero risultati eccessivi e che avrebbero soffocato il disegno stesso. Un piccolo esempio di ciò sta nella lavorazione dei palazzi in primo piano (a destra e a sinistra): i palazzi di Venezia sono palazzi storici, antichi e vissuti e le loro pietre e i loro intonaci vogliono per tal ragione i segni del tempo su di essi;  perciò ho inserito molte pennellate sottili, quasi impercettibili, quasi fossero graffi, ma che sull'illustrazione vista interamente danno una vaga idea di macchie e intonaci rovinati. Tali pennellate digitali si accorpano bene con il disegno e non risultano affatto invadenti e pesanti:



Di altri elementi che vado ad inserire non seguo un ordine preciso ma li metto quando ritengo opportuno (o più semplicemente quando ho voglia). In questa illustrazione le scritte che compaiono sono state inserite già da ora ma avrei potuto benissimo aggiungerle alla fine di tutto.
Vado così ad inserire sullo stendardo che scende dal balcone a destra il nome dell'evento a cui stiamo assistendo (Regata Storica 2012) , sulle maglie dei gondolieri omaggio la rivista con l'inserimento del loro logo mentre sulla bandiera in primo piano a sinistra inserisco il nome della rivista (Lagunamare): come si può vedere la bandiera è mossa dal vento in una miriade di pieghe, pertanto ho cercato di adattare, come per i loghi sulle maglie dei gondolieri, la scritta alla superficie ondulata della bandiera e per farlo bisogna avere sempre impressa la tridimensionalità dell'oggetto su cui vogliamo far aderire la scritta (in questo caso la bandiera mossa dal vento). Quindi qui non mi interessa che la scritta sia leggibile ma che sia intuibile. Dove dovrà essere leggibile sarà sull'intestazione stessa della rivista perciò devo preoccuparmi che certi elementi, come la bandiera, che andranno a sovrapporsi all'intestazione con il nome della rivista (che qui ho messo in trasparenza), non vadano a coprire totalmente qualche lettera compromettendo la lettura:



Un ottimo esempio di colorazione non troppo lavorata che si accorpa bene con lo stile semplice del disegno lo potete vedere con la resa del cielo. Ho optato per l'inserimento di candide nuvole bianche che si rincorrono: man mano che fuggono verso l'orizzonte (qui nascosto dai palazzi) queste nuvole si "schiacciano" e rendendole in tal modo si accentua maggiormente la parvenza di profondità che voglio dare al cielo e a tutta l'illustrazione. Tali nuvole non sono troppo lavorate: ho usato due colori su livelli separati per realizzarle (il bianco di base e un azzurrino per le zone in ombra), non mi sarebbe servito di più; se avessi usato più colori per le nuvole, la lavorazione del cielo più marcata avrebbe compromesso l'armonia con il disegno sotto da una parte e dall'altra avrebbe appesantito il cielo stesso togliendogli quell'idea di ariosità che volevo dargli. Infine ho aggiunto la scia di un aereo perché mi piace il gioco di linee che si crea incrociandosi con la diagonale della bandiera e poi perché, essendo un elemento della società moderna, attraverso solo quell'elemento si percepisce che l'illustrazione è ambientata nei giorni nostri:



Quando mi capita di ricreare i riflessi dell'acqua, non sempre mi riescono come vorrei e devo provare e riprovare per capire quale sia il metodo giusto per realizzarli: i riflessi e i giochi di luce e ombre dell'acqua sono uno degli aspetti più delicati da rendere con la colorazione. Qui ho sovrapposto molti livelli sui quali ho tracciato una miriade di "macchie" ovali (irregolari, di dimensioni e inclinazioni diverse) sia per le parti in luce, sia per le parti in ombra dell'onda. Ovviamente nella parte in ombra dell'onda (a destra) ho inserito una maggioranza di macchie scure, viceversa sulla parte in luce a sinistra, questo per risaltare l'ombra della massa d'acqua con la fonte di luce che proviene da sinistra. Inoltre le zone in luce della massa d'acqua richiamano le nuvole bianche giusto sopra di esse, quasi le nuvole venissero loro stesse riflesse tra le onde, e questo carica di maggior correttezza la scena. Sono arrivato a ciò avendo sempre sott'occhio varie foto di riflessi sull'acqua. Mi piace il risultato perché, una volta capito il metodo, la realizzazione diventa sciolta e veloce (e anche divertente) e mi sembra renda molto bene l'idea di acqua. Ho aggiunto poi degli spruzzi bianchi dove lo scafo del gondolino batte sull'onda:



In ultimo volevo inserire un elemento che richiamasse la giornata di festa e che desse una sferzata di vento all'immagine, rendendola più briosa; ecco quindi la folata di vento piena di coriandoli rossi e gialli, i quali si avvicinano a noi partendo da dietro il palazzo sulla destra. Trovo che tale particolare dia all'immagine la completezza giusta che mi ero prefissato fin dall'inizio. Anche con i coriandoli presto attenzione che non vadano a coprire il logo della rivista compromettendone la lettura:



Ritaglio le parti in eccesso che sbordano (di solito lavoro oltre le dimensioni effettive per agevolare la stampa e il successivo taglio al vivo della copertina) ed ecco la mia illustrazione definitiva di copertina:

sabato 25 agosto 2012

Quattro passi a Venezia 3/4

Continua la descrizione dei vari passaggi che hanno portato all'illustrazione definitiva per la copertina di Lagunamare che potete vedere cliccando qui



Da questo punto inizia la colorazione vera e propria del disegno a matita qui sopra precedentemente realizzato, scansionato e ripulito. Nel post precedente ho già spiegato il perché ho dato colore ad alcune parti del disegno a matita (come potete vedere qui sopra). 
Lavorando su livelli sovrapposti, comincio a stendere le tinte di base di ogni elemento, avendo cura di separare su diversi livelli le tinte base dei personaggi, quelle degli ambienti, quelle degli elementi in primo piano e quelle degli elementi di sfondo: lavorando per piani di profondità mi aiuto a mantenere un ordine pratico e mentale della colorazione che andrò a eseguire. Avendo avuto inoltre la richiesta di rimanere il più fedele possibile alla realtà di Venezia e della Regata Storica, di conseguenza anche i colori devono rispecchiare fedelmente la tavolozza cromatica di Venezia: pertanto già da questa prima stesura delle tinte base mi presto a questa fedeltà cromatica (poi in un secondo momento posso sempre correggere e variare ciò che riterrò opportuno).



Il secondo passaggio di colorazione (non mi intratterrò a spiegare i vari passaggi tecnici di come realizzo la colorazione digitale) riguarda la stesura delle ombre. La prima cosa importante di cui tengo conto è la posizione della fonte di luce (in questo caso il Sole): qui voglio che il Sole illumini la scena da un punto (fuori dall'inquadratura) in alto a sinistra. Sono convinto che non bisogna mai mettere a casaccio una fonte di luce (figurarsi poi se c'è più di una fonte luminosa): in una scena composta da molteplici elementi bisogna tener conto innanzitutto di ciò che vogliamo illuminare in modo da far risaltare quel dato elemento (e fra tutti gli elementi il soggetto merita ovviamente una considerazione particolare in quanto, ad esempio, la posizione della fonte di luce molto spesso può dipendere da come e dove vogliamo sia illuminato il soggetto per catturare maggiormente l'attenzione sul soggetto stesso). In questo caso volevo che lo scafo del gondolino fosse ben luminoso, investito dalla luce del sole, pertanto anche in questo sta la scelta del punto luce in alto sinistra. La scelta di posizionamento di una fonte luminosa può essere dettata inoltre dall'atmosfera che si vuole ricreare: ad esempio posizionando un soggetto tra noi e una fonte luminosa alle sue spalle (noi vedremo quindi il soggetto in controluce) si può creare un'atmosfera di tensione o di mistero. Qui la scena rappresentata è invece di un giorno di festa, pertanto l'ho associata subito a una giornata ariosa e luminosa, con un cielo azzurro terso. Decisa la fonte di luce, posiziono le ombre di tutti gli elementi, tenendo sempre presente di separarle in base a persone, ambientazioni, elementi di sfondo e elementi in primo piano. Io qui ho lavorato su una sola stesura di ombre per motivi di tempo ma per rendere la colorazione più corposa si può lavorare su più livelli sovrapposti di ombre.



Prima di risaltare le aree illuminate dei vari elementi, mi premeva rendere un po' di profondità alla scena già da questo punto, così ho steso alcune sfumature. Personalmente penso che le sfumature vadano usate con molta parsimonia perché tendono a facilitare certi passaggi e trovo rendano maggiormente "meccanica e fredda" la colorazione. Però pure io le uso quando il tempo a disposizione non mi permette di lavorarci maggiormente. Sicuramente una sfumatura che considero utilissima è quella che utilizzo per rendere la profondità del cielo, un elemento, questo, che per la sua ariosità e ampiezza vuole la sua giusta profondità. Una sfumatura più scura l'ho messa sul palazzo in primo piano a destra per risaltare un po' la profondità, quasi "scivolasse" verso lo sfondo.Per staccare maggiormente lo sfondo dai soggetti in primo piano ho messo un'ulteriore ombra su alcuni palazzi in secondo piano, sul Ponte di Rialto e sulla folla di persone alle spalle del soggetto: quest'ombra richiama molto alle ombre allungate dei palazzi sul Canal Grande a una certa ora del giorno e cosa maggiormente importante distoglie l'attenzione dallo sfondo per dare maggior risalto al soggetto che già da qui sembra più illuminato. 



Dopo aver lavorato sulle ombre e sulla profondità, "gioco" con le luci dei vari elementi. Partendo sempre dal soggetto, illumino maggiormente le zone toccate dalla luce del Sole (il bianco delle divise e l'azzurro del gondolino si caricano così maggiormente di luce) mentre, inserendo nelle zone già in ombra piccoli riflessi di luce, do un piccolo tocco di tridimensionalità ai soggetti. Questa piccola parvenza di tridimensionalità (che ovviamente qui è ridotta all'osso mentre una colorazione ulteriormente lavorata l'avrebbe enfatizzata molto di più) si può scorgere meglio nelle pieghe della bandiera, dove appunto ho giocato con la fonte di luce diretta del Sole e un'ulteriore luce riflessa dalla parte opposta. Altre importanti zone illuminate sono i tetti dei palazzi sullo sfondo: lì ho caricato di una luce più calda per rendere l'idea che il Sole nel pomeriggio stia volgendo verso un tramonto che ancora tarda ad arrivare. Il fatto poi che quei palazzi siano illuminati solo da una certa altezza sta ad indicare che la loro parte non illuminata sia l'ombra riportata dei palazzi sulla parte opposta del Canal Grande: suggerendo la presenza di palazzi esterni all'inquadratura (quindi che non si vedono) con la sola presenza della loro ombra riportata, da all'illustrazione margini più ampi, una completezza maggiore e una sensazione di realtà più solida. Qui per ora non ho lavorato sulle luci dell'acqua in primo piano in quanto, per la loro lavorazione, meritano un passaggio a parte.



Dedicherò il prossimo post agli ultimi passaggi principali che porteranno all'illustrazione definitiva.

mercoledì 22 agosto 2012

Quattro passi a Venezia 2/4

Continuo ad descrivere, in questo secondo post, i vari passaggi che porteranno all'illustrazione definitiva per la copertina della rivista "Lagunamare".



Dopo aver effettuato la prima bozza a matita qui sopra (descritta nel post precedente), preparo una leggera traccia sempre a matita del disegno definitivo: questo passaggio lo effettuo tramite tavolo luminoso, lavorando sopra la precedente bozza. Realizzo questa traccia restando molto molto leggero con il tratto, ripassando i segni della bozza sotto (e tenendo sempre conto degli spazi - qui la fascia grigia dietro la bandiera - che serviranno al titolo e al logo della rivista): il tratto leggero mi aiuta ovviamente a poter correggere eventuali errori che dovessero affiorare dopo la prima bozza preparatoria.



Da questa traccia definisco bene il disegno con un tratto a matita più deciso e marcato (curandone bene i segni): solitamente questo passaggio lo dedico a preparare la china sulla precedente traccia leggera ma in questo caso ho preferito realizzare un disegno a matita (anche perché i tempi ristretti non mi avrebbero agevolato a realizzare una china ben fatta). Questo disegno definitivo è poi scansionato e ripulito di tutte le impurità che la scansione ha tirato su (qui ho preferito poi contrastare molto il tratto a matita scurendolo e rendendolo quasi una china):



Un ulteriore passaggio che vado ad effettuare sul disegno scansionato e ripulito è la colorazione di parti dello stesso disegno e quindi dei suoi segni a matita. Nel caso di questa illustrazione, questo piccolo espediente mi aiuta a staccare maggiormente i vari piani di profondità nel disegno (come vedete sotto per i palazzi dello sfondo e per il Ponte di Rialto e ciò si percepirà meglio a colorazione ultimata) e a rendere più "morbidi" certi elementi rispetto ad altri (ho colorato i tratti dell'acqua e della bandiera perché mi suggeriscono una consistenza meno dura e rigida rispetto agli elementi lasciati con il tratto nero come le persone, le imbarcazioni e il palazzo a destra). Solitamente effettuo questo passaggio a colorazione già inoltrata, e non in questa fase, in modo che possa trovare la giusta tinta e il giusto tono al tratto da abbinare alla colorazione e alla profondità dell'elemento corrispondente. Vi mostro già da ora questo passaggio per illustrarvi meglio come procedo sul tratto disegnato, prima di passare alla colorazione vera e propria:



Nel prossimo post vi mostrerò i primi principali passaggi di colorazione.

lunedì 20 agosto 2012

Quattro passi a Venezia 1/4

Come promesso vi mostro qui di seguito i passaggi per la realizzazione della copertina della rivista "Lagunamare" che avete già visto qualche post fa. Premetto che non è mia intenzione insegnare niente a nessuno ma scrivo questi post per condividere i miei lavori e come li realizzo e conoscere i vostri pareri e i vostri metodi differenti è cosa ben gradita. Non inserirò ogni singola immagine di ogni minino step che ho realizzato per la colorazione perché diventerebbe una lista troppo lunga (specialmente per la mia scarsa pazienza) ma cercherò comunque di essere esaustivo illustrando tutti i passaggi fondamentali per arrivare al risultato definitivo che mi ero prefissato. Ci dedicherò più di qualche post, quindi in questo post per ora mi limiterò a mostrarvi la prima parte di realizzazione.

Quando mi commissionano un lavoro di illustrazione o fumetto, dopo essermi confrontato con il committente sul risultato che vuole ottenere, il primo aspetto che prendo in considerazione (oltre ovviamente a quello economico) è il tempo che ho a disposizione per realizzare il lavoro: molto spesso tali tempi sono ridotti e mi spingono a trovare un compromesso tra lavoro da realizzare e tempo a disposizione. Attenzione: ciò non vuol dire realizzare un lavoro di fretta con un risultato che potrebbe essere deludente (piuttosto preferisco non prendere il lavoro), per questo è importante fissare subito il tempo a disposizione. E' una cosa scontata, quasi banale, ma per me è importante sottolineare.

Passiamo ai vari passaggi per la realizzazione di questa copertina. Anche qui ho dovuto trovare un compromesso con il poco tempo che avevo a disposizione (teniamo conto anche che io ho tempi mooolto lunghi nel realizzare qualcosa e invidio chi riesce a rendere al massimo da ogni singolo minuto che ha a disposizione!!!): ho ridotto così alcuni elementi e passaggi che volevo inserire inizialmente nel disegno e nella colorazione SENZA PERO' INTACCARE IL RISULTATO FINALE di cui sono molto soddisfatto. 

Il primo step per me è fissare una bozza veloce a matita dell'immagine che ho in testa (ovviamente prima di questo passaggio mi sono documentato con foto e testi sugli elementi che andrò a disegnare e questa documentazione la effettuerò svariate volte e la consulterò costantemente durante la realizzazione):  


Gli elementi che vado a disegnare sono disposti con un'apparente casualità, mai a casaccio: cerco sempre di dare un EQUILIBRIO all'immagine, il che non vuol dire disporre gli elementi su una rigida griglia mentale, squadrata, quasi simmetrica (a meno che l'illustrazione non lo richieda) perché a mio parere si andrebbe a togliere l'idea di MOVIMENTO che l'intera scena rappresentata deve avere. Ci sono alcuni aspetti, passaggi (mentali, sia ben chiaro) tutti correlati tra loro, che tengo sempre a mente per dare quest'equilibrio all'immagine: ingombri, peso degli elementi e linee-forza.

Gli ingombri sono gli spazi dove vado a collocare i vari elementi all'interno dell'illustrazione. Inizialmente tali elementi li semplifico in soggetto, cornice ed elementi di quinta. C'è lo spazio occupato dal soggetto (in questo caso il gondolino con Cap. Venezia, che non è necessariamente al centro dell'illustrazione ma dev'essere, attraverso il soggetto che lo occupa, il punto focale dove cade immediatamente l'occhio di chi osserva), lo spazio occupato dalla cornice (ossia l'ambientazione dove si muove il soggetto, che fa da sfondo principalmente, in questo caso la gente e i palazzi lungo il Canal Grande con il Ponte di Rialto sullo sfondo) e lo spazio occupato dagli elementi di quinta (elementi più vicini al nostro punto di vista - come l'acqua che forma l'onda in basso o la bandiera che si staglia nel cielo - o comunque di grandi dimensioni, come il palazzo a destra, che è una quinta non rispetto al soggetto ma rispetto alla cornice di sfondo). Pure lo spazio apparentemente vuoto del cielo è un ingombro di massima importanza perché da respiro all'immagine; se avessi aggiunto troppi elementi, in modo che il cielo non si veda, ciò avrebbe creato una sorta di "soffocamento" alla vista, rompendo appunto quell'equilibrio di cui accennavo:



Quando disegno tengo anche conto del "peso" degli elementi che vado a inserire: con "peso" intendo sia la loro grandezza all'interno della scena illustrata, sia il "materiale" di cui tali elementi sono composti e che il mio disegno cerca di rappresentare. Faccio un esempio proprio su questa bozza: il palazzo a destra è un elemento molto grande rispetto agli altri elementi della scena, quindi acquisisce un peso considerevole all'interno dell'illustrazione che se non controbilanciato rischia di far perdere equilibrio all'immagine; per questo ho aggiunto la bandiera a sinistra che si staglia nel cielo per controbilanciare il tutto: senza bandiera il peso della scena graverebbe tutto a destra per via del palazzo, invece basta anche un  piccolissimo elemento che si staglia nell'apparente vuoto del cielo per riequilibrare il tutto (fosse anche stata una mongolfiera vista piccola in lontananza o la luna!). Un esempio banale di "materiale" è qui invece dato dall'acqua e dal cielo: essendo  noi per natura abituati ad avere la terra sotto i piedi e il cielo sopra la testa, vedere qualcosa che suggerisca il contrario a mio parere darebbe un senso di vertigine e di gravità capovolte e sproporzionate alla scena. Se ad esempio avessi messo i palazzi di Venezia nella parte alta dell'illustrazione (al posto del cielo e senza di esso per intenderci) mentre sotto avessi sì ritratto l'acqua ma senza darle una forma definita come quella  a triangolo dell'onda e focalizzandomi a rendere solo il cielo riflesso su di essa, il peso dell'illustrazione si sarebbe spostato tutto in alto, gravando verso il basso e togliendo il giusto equilibrio. Invece la forma definita e compatta dell'onda a mio parere rende bene l'idea del peso di quella massa d'acqua sotto il gondolino e giustamente grava nella parte inferiore dell'immagine. A sua volta il cielo, che associamo all'idea di vuoto (lo spazio) o comunque a qualcosa di vaporoso (le nuvole), suggerisce un peso minore rispetto all'acqua e ai palazzi (anche i colori chiari del cielo aiutano, come vedrete nei prossimi post) e, raffigurandolo giustamente nella parte alta, equilibria il tutto:


La scena senza bandiera (a sinistra) con il peso degli elementi che grava sull'angolo inferiore destro mentre l'aggiunta della bandiera (a destra) controbilancia il peso equilibrando l'immagine.


Per realizzare un'illustrazione poi mi focalizzo anche su dei giochi di "linee-forza" (ossia delle linee immaginarie che gli elementi della scena seguono) all'interno dell'immagine che vado a disegnare, questo per dare solidità ed ulteriore equilibrio alla scena. In questa bozza la linea immaginaria della fila di gondolini (in verde) forma un bel gioco incrociandosi con la linea opposta dell'onda (in rosso, la quale segue la stessa linea-forza del Ponte di Rialto sullo sfondo):



Altro gioco di "linee-forza" è quello creato dallo skyline dei palazzi sullo sfondo (in azzurro) con il palazzo di quinta a destra (in blu): le linee che seguono formano un angolo retto non parallelo al terreno; ho messo appositamente i palazzi inclinati per dare l'idea che il punto di vista dell'osservatore fosse sull'acqua, quindi su una base non stabile, che segue il movimento delle onde, e l'inclinazione non troppo accentuata dei palazzi enfatizza così la sensazione che il punto da cui sembra essere ripresa la scena sia proprio sull'acqua:



Ora forse agli occhi di molti non c'è nulla di eclatante in ciò ma per me questi sono passaggi fondamentali e ormai immediati che caratterizzano il mio modo di lavorare su un'illustrazione e spero possano essere utili anche a voi. Nei prossimi post vi mostrerò i successivi passaggi che porteranno all'illustrazione definitiva.

martedì 14 agosto 2012

Addio ghiacci


Mi sembra di vederla come una bellissima donna stanca, scarna in viso e senza capelli in testa... è la Terra, senza calotta polare artica: le nevi e i ghiacci si ritirano, si sciolgono e l'acqua se ne va come lacrime. L'idea che nell'Artico non ci possa più essere la calotta polare ma un'immensa distesa di mare aperto mi inquieta molto... da questo pensiero ne è nata quest'illustrazione.

Un po' di informazione non guasta mai:

venerdì 10 agosto 2012

Godersi le "piccole" cose della vita

A volte basta "poco" per tirarmi su il morale:
la scorsa notte finalmente, dopo tanto, un bel temporale estivo,
stasera questo arcobaleno.

Non capita sempre di distinguerne bene tutti i colori...

...era talmente ampio nel cielo che ho improvvisato 
a fotografarlo con il telefonino...

...e alla fine si è rivelato essere un doppio arcobaleno:
è la seconda volta che mi capita di osservarne uno doppio.
E mi ha rincuorato e rallegrato vedere per le strade 
molta gente fermarsi a fotografarlo.

Ogni volta rimango sorpreso di come mi entusiasmo per "piccole" cose, 
per ciò che invece molti non notano o danno per scontato.
Una piacevole pausa, non c'è che dire.

giovedì 2 agosto 2012

Omaggio a Venezia

In queste settimane, concluse le tavole di "Vola mio angelo, vola",  ho realizzato alcune illustrazioni che vi mostrerò qui nel blog: tra queste ne è nato quest'omaggio a Venezia per la copertina del prossimo numero della rivista Lagunamare di Assonautica (con all'interno un bell'articolo a noi dell'associazione Veneziacomix). Amo Venezia, i suoi palazzi abbracciati tra loro, le calli e i canali intrecciati come un'immenso labirinto, dove ogni particolare fa la differenza e ogni scorcio visto in momenti diversi non è mai lo stesso. Culturalmente sono stato "adottato" da questa città: tra gli studi universitari trascorsi, la vicina Scuola del Fumetto di Venezia, gli eventi di Veneziacomix e gli amici che vi abitano, una parte di me vi rimarrà sempre legata, sinceramente grata dei colori, delle atmosfere, delle luci e dei profumi di questa città e molti miei ricordi si rincorrono vivi tutt'ora tra le sue calli ogni volta che scendo i gradini della stazione di Santa Lucia. E c'è un periodo dell'anno tra tutti ( il mese di febbraio, gli ultimi geli invernali, il Carnevale...), se mi trovo a vagare per le calli di Venezia, che mi scombussola oltremodo e positivamente i sensi...
Intanto spero possa piacere anche a voi quest'illustrazione (e magari nei prossimi post  vi illustro i vari passaggi per realizzarla): ho rappresentato la competizione dei gondolini durante la Regata Storica e tra i partecipanti si nota una nostra vecchia conoscenza! 


Un grazie a Sebastiano Giorgi e a Fabrizio Capigatti per la bella opportunità.